Progetto
“La discriminazione etnica nel lavoro pubblico e privato: monitoraggio del fenomeno ed effettivita' delle tutele”
Relazione sui focus group realizzati dall’Unità di Verona
FOCUS GROUP 1 “Lavoratori stranieri” - Trascrizione degli interventi
Testimonianza 6
Carlos, operaio settore agricolo-alimentare, delegato sindacale, cittadino dominicano
La mia azienda è un’azienda tanto grande, ci sono tanti reparti. È difficile sapere cosa succede in tutti i reparti. Se magari in un reparto succede qualcosa, non lo vieni a sapere negli altri reparti. Io ho cominciato a lavorare nel reparto esterno (all’aperto, dove polli e tacchini vengono agganciati vivi su apposite strutture per entrare nel reparto macellazione). E’ il lavoro più cattivo di tutti i lavori. E un lavoro sporco, c’è merda di pollo e tacchino dappertutto, e puzza. Qui c’è una discriminazione, lavorano in questo reparto solo extracomunitari. Voglio capire se è l’azienda che non manda lì gli italiani o se loro vengono là e subito dopo vanno via perché c’è troppo sporco. Lì mandano solo i neri, che restano lì (e non vanno in altri reparti). Perché magari trovare un posto di lavoro non è facile, e allora restano lì.
[Favé: Da che paesi vengono i lavoratori di questo reparto?]
Ghana, Nigeria, marocchini. Quasi sempre sono tutti neri, 90% sono neri dell’africa.
[Bertani, quanti sono i lavoratori di questo gruppo?]
20 persone per i polli e 13-14 per i tacchini a turno. Lavorano su due turni. Loro si lamentano e chiedono: perché mandano solo noi extracomunitari qua? Perché ci sono italiani in quel reparto, ma sono responsabili, o sono mulettisti, o sono quelli che vanno in giro a prendere qualcosa. Ma non vanno ad attaccare i polli e tacchini. Quando io ho cominciato proprio in quel reparto c’era un signore italiano che gli mancava poco per andare in pensione, lui voleva stare lì perché gli piaceva fumare e parlare troppo alto (a voce alta). Allora lui era il responsabile di quella linea li. Ogni tanto si metteva a attaccare polli, pero ogni tanto non sempre. Lo faceva quando mancava qualcuno, una persona andava in bagno. Adesso lui è andato via e sono tutti extracomunitari. C’è un’altra cosa che vorrei dire dell’azienda. C’è una cooperativa che ha un appalto in azienda. Ci sono cinesi, moldavi, romeni, indiani ma fuori ad attaccare polli non c’è nessuno di loro. La loro paga secondo me non è giusta rispetto al lavoro che fanno. Io sono operaio assunto dall’azienda dove lavoro, loro soci della cooperativa. Lavorano come me 6 ore e 40, non prendono neanche 700 euro al mese. Poi lavorano anche in cella, e dovrebbero avere un extra perché è lavoro difficile. Io prendo 1200 euro, loro 700 massimo. Io voglio sapere perché quella cooperativa lì paga neanche 5 euro l’ora e noi prendiamo di più? C’è una legge che tutela questi lavoratori? Come funziona? Quasi tutti i lavoratori di questa cooperativa sono stranieri, il capo è un italiano. Sono circa 50-60, e lavorano soprattutto nelle cellule frigorifere.
[Melegari: Quale è il periodo di lavoro di un lavoratore della cooperativa lì in azienda?]
Se è bravo resta lì finché c’è lavoro, conosco un amico che lavora lì da 8 anni con la cooperativa. Imbancalare, prendi la cassa e fai bancali, prendi la cassa e fai bancali. Facchinaggio insomma. È una cosa dura. Adesso nelle aziende grandi tutti mettono la cooperativa. (C’è poi da fare un discorso sui lavoratori in azienda con contratto a termine) Gli operai con contratto a termine li mettono in un posto di lavoro più forte (faticoso, pesante). Per esempio io sono diventato fisso (a tempo indeterminato) dopo 11 mesi, ci sono altri che devono aspettare 4 anni, 5 anni. Dipende….non è solo per gli extracomunitari queste cose. Anche per gli italiani. Se uno è bravo – che sia italiano o extracomunitario – l’ufficio personale prima o poi lo assume. Quella persona lì deve stare tranquilla, non parlare e lavorare pesante. Soprattutto se è straniero.